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RUBRICA: IL CHIRINGUITO DELLA ISLA FELIZ - SETTIMANA 9

Rubriche e approfondimenti
Mar 18, 2019

Siamo talmente abituati ai palazzetti gremiti di tifosi, ai playground di quartiere incastonati negli angoli delle città, ai campetti degli stabilimenti balneari che ci confortano nell’attesa di una nuova stagione, che abbiamo quasi l'impressione che il basket sia sempre stato lì, a contornare i pomeriggi, a ravvivare le serate.
Vi è mai capitato di chiedervi sul serio dove e quando sia nato?
Per un attimo dimenticate il parquet luccicante, il pubblico che tifa sugli spalti, il tabellone segnapunti, il canestro con l’anello in metallo e la retina che accoglie un tiro ben assestato.
Provate a immaginare un rigido inverno degli ultimi anni del 1800 nello stato americano del Massachussets, i noiosi allenamenti al coperto a cui erano costretti gli studenti dello Springfield College in attesa di poter riprendere le attività all'aria aperta legate a sport già affermati come il baseball e il football.
Ecco che un bel giorno, sul finire del 1891, al professore di educazione fisica James Naismith, soprannominato poi 'Jim' e 'The Doc', venne chiesto di trovare un’alternativa divertente ai soliti esercizi di ginnastica da proporre ai ragazzi. Un'illuminazione, scaturita forse dal ricordo di un vecchio gioco per bambini (Duck-on-a-Rock), lo portò a elaborare cinque principi fondamentali, subito tradotti in 13 regole base, che segnarono la nascita di un gioco tutto nuovo.
Un pallone rotondo da toccare esclusivamente con le mani, due tempi da quindici minuti, due squadre composte da nove giocatori ciascuna e due cesti di vimini appesi alle estremità opposte della palestra. Fa sorridere, adesso, ciò che allora era una scontata necessità: la presenza di una scala pronta all'uso per andare a recuperare la palla quando restava dentro il cesto decretando l'assegnazione di un punto.
Il primo incontro sperimentale si svolse nel dicembre del 1891 (o al più tardi nel gennaio successivo, non è certo) e si concluse col punteggio di 1-0. La prima partita ufficiale, invece, disputata pochi mesi dopo, vide una squadra di docenti dello stesso college batterne una di studenti col risultato finale di 5-1.
Da lì, partendo dalla semplice intuizione di un solo uomo, la pallacanestro cominciò a diffondersi rapidamente in tutti gli Stati Uniti d'America e poi nel resto del mondo.
Da lì, rimbalzo dopo rimbalzo, la palla a spicchi si è fatta strada nella vita di tanti, nei cuori degli appassionati, nei sogni di piccoli e grandi sportivi.

Articolo di Daniela Bartolini



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